martedì 20 gennaio 2009

Celebrazioni

Vedi Germana, a me pare che l'unico popolo che possa permettersi il lusso di non rispettare gli accordi internazionali, non rispettare le tregue, bombardare le scuole e avere l'appoggio di tutto il mondo sia il popolo Palestinese. E mi pare che questo avvenga al di fuori della logica, per ragioni più profonde della logica, e che dovremmo psicoanalizzarci tutti per risolvere i nostri sensi di colpa prima di affrontare l'argomento.
Ma sono d'accordo anche io, questo non è un popolo che vuole la pace. Almeno non tutto. Purtroppo, forse, non la sua maggioranza.
Ma questo non cambia nulla naturalmente. Anche i popoli che vogliono la guerra hanno diritto ad esistere. Però devono fare i conti con la realtà, almeno quando la storia ha un po' di buon senso e non li lascia spadroneggiare troppo. I popoli guerrafondai però rischiano di autoinfliggersi la punizione di un'esistenza misera, nonostante gli aiuti e nonostante gli auspici del mondo.

Io non sono in grado di spiegarti gli obiettivi militari e politici di questa guerra. E' ovvio che sia io che te guardiamo a queste cose da spettatori e ci facciamo idee sulla base di informazioni parziali. E' quello che succede agli uomini quando cercano di capire gli altri uomini... un lavoro difficile.

Non sono nemmeno in grado di dire con certezza che questa offensiva sia stata necessaria (ma credo di sì) né se sia stata un successo (ma temo di no).

So che se la situazione deve cambiare bisogna fare ben più di una guerra. Bisogna offrire sviluppo economico e speranze di una vita migliore al popolo palestinese per fargli assaporare il piacere di una vita normale, perché il sano piacere di una vita di speranza, di innamoramenti, di vacanze, di studio non può che allontanare le persone di buon senso dalle ideologie di odio e di morte e dagli ideali di martirio.

Purtroppo però questo non può avvenire senza liberare il popolo palestinese dalla prigionia di se stesso, dalla prigionia della propria cultura di guerra e dai terroristi con le rampe lanciarazzi nelle scuole e nelle moschee. Che giustificano se stessi come tutti i fanatici delle religioni del mondo che pensano che in fondo il macello che fanno in questo mondo (ad esempio sparando missili da edifici civili di Gaza) sia giustificato dal grande ideale del cielo.

E allora spero che da tutto il mondo venga meno il sostegno a chi vuole la guerra. Perché senza questo sostegno, a volte disinteressato e a volte no, lo Stato Palestinese esisterebbe già dal 1948, ed i Palestinessi sarebbero ricchi o poveri secondo i loro meriti, ma indipendenti, liberi e sovrani.

Ma detto tutto questo, il tempo scorre in fretta. Israele e perfino Hamas hanno pensato bene di fermarsi almeno per un giorno a guardare il cambiamento che arriva, sorridente e scuretto di pelle alla Casa Bianca. Li ringrazio di cuore e adesso vado davanti alla tv a guardare anche io, anche se ormai è notte e dovrei andare a dormire.

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