giovedì 23 febbraio 2006

Ossessioni

Le regole... mi piacciono. Hanno senso. Servono, mi dico. Nelle regole c'e la libertà. Le regole sono la proiezione della vita collettiva sulla nostra vita individuale, allargano la nostra coscienza, ci proteggono. Giusto, giustissimo! Viva l’ordine!

Però, caspita, questi Australiani sono insopportabili. Non hanno buon senso.
Mi hanno rifilato una serie lunghissima di multe per divieto di sosta. Di queste, almeno due mi sono state date per motivi che per me restano misteriosi. E le altre, porco cane, sono multe quasi immorali. Le ho “capite”, ma me le hanno quasi tutte affibbiate per colpe veniali, per distrazioni, non per cosciente infrazione della regola. E anche due multe per eccesso di velocità. A me! In una facevo 72 kmh in una specie di autostrada. Mi hanno anche tolto un punto! In un altra facevo 84 kmh. Il limite era 80! Quasi offensivo.

E allora mi viene da dire... no, non lo dico perché non sta bene. Ma tutte quelle macchine fotografiche lungo la strada cominciano ad irritare anche se uno cerca di comportarsi bene. Troppa polizia fa ridiventare bambini. Così ogni volta che ne passo una, il che succede ogni volta che uso la macchina, mi viene una gioia vendicativa per non “essermi fatto fregare” e mi viene l’istinto di accelerare subito dopo, così per “fregarli” io.

Esmeralda (lei sì che è australiana) mi ha sempre guardato con un po’ di compatimento: questo Italiano che non sa comportarsi bene fino in fondo!

Ma oggi no. Oggi anche lei è entrata nel club, e c’è rimasta maluccio. Andavamo verso il suo ufficio in macchina, un po’ in ritardo. Lei guidava e questi deficienti di poliziotti stavano lì con la loro macchinetta e fermavano auto su auto.

54 chilometri all’ora! CINQUANTAQUATTRO CHILOMETRI ALL’ORA! Insopportabili! Avvoltoi! Profittatori!

100 dollari di multa e un punto sulla patente.

Ad Esmeralda il mio abbraccio affettuoso, consolatorio. L’offerta di dividere da buoni fratelli i cento dollari... il punto non si può. La mia verve polemica per dare la colpa a quei sarcoranfi della polizia e non a lei. E un sorrisetto sardonico.

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Allora, è chiaro che parlo tanto per parlare. Fanno bene a rompere le scatole e a farci stare nei limiti, o almeno non sta a me commentare. Pazienza... :-(((((((((((((

1 commento:

Anonimo ha detto...

forse dovresti rifare un pensierino sull'AK47. pensa quante ne butteresti giu' di macchine fotografiche...