mercoledì 17 luglio 2013

Mitridate VI Re del Ponto

Adesso Calderoli manda a Kyenge un bel mazzo di rose. Va bene, mi fa piacere.
Intanto io ho firmato una petizione perché si dimetta, anche se credo proprio che non lo farà. E in fondo mi va bene anche così. Il problema non è di sacrificare qualcuno oggi, come abbiamo fatto ieri nel non molto edificante caso del rimpatrio di Alma Ablyazova e figlia seienne. Il problema è che al di là della contestazione politica, l'opinione della gente di lingua italiana non si è davvero scandalizzata: non ha travolto Calderoli e tutta la Lega Nord di fischi (perché al famoso comizio usato come scusa da Calderoli non c'era mica solo lui, c'erano i leghisti che ridevano). Come non lo ha fatto in anni ed anni di manifestazioni di razzismo fatte a parole e a mezzo stampa in articoli e manifesti che ci hanno avvelenato giorno dopo giorno. E noi abbiamo fatto come il vecchio Mitridate: un po' di veleno oggi, un po' di veleno domani, ci siamo assuefatti. Peccato. Piuttosto dovremmo fare come Mitridate in tutto il resto, che parlava (dicono) venti lingue ed era capace di governare un bellissimo Stato multinazionale.

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