martedì 28 febbraio 2012

Speranza

Ecco, sono tornato in Italia e sono ammutolito davvero.
Eppure in Italia e davvero difficile restare in silenzio.

Signori sono scontento, e anche un po' contento, ma naturalmente dubbioso. Che Paese e questo?

E il Paese che sa fare i conti con la realta' con una psicologia adulta e matura (come mi sembra di aver visto negli ultimi 100 giorni)? Che per la prima volta si scandalizza davvero davanti a chi evade le tasse? Che non perde l'entusiasmo (o la speranza) che le cose si possano fare anche nonostante i tagli...

O non e' ancora il Paese scollato e divaricato tra il fango di Berlusconi e la drammatica confusione populista di Beppe Grillo (con in mezzo il silenzio spaventoso dei DS)? il Paese che gioca a chi grida piu' forte in barba alle regole della democrazia? Il paese dei manichei e dei santi (e dei martiri che si attaccano ai tralicci...) che sanno tutto loro?

Spero di no. Spero che la destra dimostri di essere seria e di avere la testa a posto, e la sinistra (la mia sinistra!) dimostri
1. di avere ancora un po' di internazionalismo nel cuore e sventoli meno tricolori e piu' bandiere europee;
2. di avere l'idea di un Paese sano, realisticamente solvibile, e con servizi che non difendono i fannulloni (con buona pace della deludente Camusso) ma producano mobilita' sociale, e scuole da ricchi per i poveri;
3. che non abbia timore a dire no a qualcuno che grida in piazza. La ragione non e` necessariamente di chi si arrabbia e la polizia di uno stato democratico non e' necessariamente di destra;
4. che riscopra i grandi temi della sostenibilita', tra cui e' centrale il nodo dei trasporti fluviali e ferroviari veloci ed efficienti in alternativa alle macchine ed agli aereoplani.

Spero. Spero! Spero!!

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