venerdì 1 gennaio 2010

Capodanno

Il capodanno questa volta mi ha travolto. Onda di novità che si alza e si infrange su una cosa dura e solida come una data. Annaspo per un attimo cercando di respirare. Magari ci riesco.
Non serve cercare la vita e volere la pace.
Il mio impiego sul Leeuwin è finito. È già il tempo per cambiare ancora una volta. Ultimo giorno triste e allegro. Ultimo giorno dell’anno.
Torno a scuola a studiare, impaziente di navigare un po’ più lontano. Impaziente di mostrare che era possibile cambiare. Magari mi serve. Studente senza dollari e con sogni che vacillano al vento dell’età e del cinismo.
Esmeralda parte. La Cina l’aspetta tra due settimane. Io e Speranza restiamo per ora, per qualche mese, poi chissà. Andremo, mi immagino.
Mi sono stirato il tendine del tallone. Sorprese per cinquantenni che tirano di scherma senza allenamento alcuno e scoprono che non è più la stessa cosa.
Una piccola amarezza che si aggiunge alle altre amarezza dei miei ultimi giorni. Ai pensieri sbagliati. Agli amici a cui mi viene da chiedere e non solo da dare. Al dolore che sembra fisico proprio sotto lo sterno, che se non sapessi che è solo malinconia mi preoccuperei.
Mi sono slogato l’anima. Non è rotta, mi pare. Così lo so per certo: si metterà a posto. Ma accidenti fa male.

2 commenti:

elle ha detto...

è proprio come la degrivi tu la non rottura di un'anima, che fa male lì proprio sotto lo sterno... avrà bisogno di cure e di tempo, poi saranno cose nuove.
e tu sei forte.
un abbraccio pieno di affetto
elle :)

Cesc ha detto...

Sento dolore nelle tue parole. Intuisco fracaso i futuro. Una sere di queste vediamo se parliamo per skype. Da queste parti, tutto procede con il solito tram tram... Crisi dura, educazione degle figlie dura, però vino buono e prosciuto migliore.
Ti mando un abbraccio grande grande. TVB.