giovedì 18 giugno 2009

Cui prodest?


Ma sì, forse mi sono sbagliato, o forse no. Forse è vero che il conto delle schede in Iran è stato truffaldino. Forse invece no. Nella mancanza di informazioni in cui siamo, è possibile che l’elemento determinante della nostra scelta di campo sia il desiderio di vedere Mr Ahmadinejad in pensione.
Però sembra che in piazza in Iran ci sia un vero movimento, con energia e con ragioni da vendere. Quella che chiameremmo “una primavera”. Un movimento che si scontra con un regime buio come la notte.
Forse l’alternativa non è così attraente neanche lei, ma abbiamo almeno il dovere di tenere gli occhi aperti per rendere agli iraniani un po’ meno pericoloso il diritto di parlare.
E' chiaro come il giorno questa “primavera” ha un grosso e lungo lavoro da fare e che il disgelo non sarà finito finché non andranno in pensione anche Mr Khamenei, la sharia e la Repubblica Islamica.

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