mercoledì 5 novembre 2008

Viva l'America

Evviva, evviva l’America che è patria della libertà e della democrazia. Evviva l’America che ha riempito di miti la nostra generazione e quella dei nostri padri. Evviva l’America che soffre e uccide Martin Luther King ma poi elegge Obama a presidente degli stati uniti (e eleva Mr Colin Powell, e Mrs Condoleezza Rice a lavoretti di una certa rilevanza). Che apre la strada a tanti altri dal nome italiano o spagnolo, a tanti stranieri, a tanti immigrati.
Obama è scuretto. Bene, mi fa piacere e ci voleva. Ma non è solo scuretto. Mr Obama non è il discendente degli schiavi che hanno vissuto in America dal XVII secolo, è il figlio di un immigrato dal Kenia, di uno che in casa avrà parlato inglese con un accento strano e che si sarà preoccupato di sbarcare il lunario. Con successo, come può capitare alle persone in gamba e con tanta voglia di lavorare. Il Signor Obama, evidentemente non è più uno straniero di fronte ai suoi compatrioti americani.
Quando gli Italiani eleggeranno il figlio di un immigrato rumeno o cinese a Presidente della Repubblica (non pretendo nemmeno che sia nero) allora poi prenderò un po’ più sul serio la convinzione che in fondo gli Italiani hanno di essere pià civili del resto del mondo (o almeno degli Americani).
Sia chiaro, anche a me a volte l’America piace e a volte no. Negli ultimi anni ha fatto degli errori che sta pagando cari, ma chi non li fa? È vero che non ha un welfare state di tipo europeo, ma non lo hanno in molti in giro per il mondo, e può essere che non sia poi l’unica soluzione legittima. È vero che c’è la pena di morte e che io la abolirei. È vero tutto. Resta il fatto che quando il mondo cambia l’America cambia più in fretta. Che le cose da noi diventano “normali” cinquant’anni dopo che negli Stati Uniti. Che le elezioni di oggi aprono il cuore alla speranza a molta gente di molte nazioni e di molti continenti. Anche a me, quaggiù nella mia casetta all’altro capo del mondo.

2 commenti:

cristina ha detto...

Obama, speriamo sia meglio di Bush! Purtroppo anche noi Italiani dipendiamo dagli States e se va meglio lì forse va meglio anche qui! Ho visto le bellissime foto sul sito di Timor Sea, le hai fatte tu? Complimenti, un bacio alla piccola Speranza, pubblichi una sua foto? Cristina

Anonimo ha detto...

Grazie Cristina. Speriamo che tutto vada meglio... se gli Italiani vogliono.

Vittore