sabato 13 ottobre 2007

In cabina. Dio mio! Che stanchezza nuova! Da intorpidire il corpo e la testa. Penso... mentre lavoro penso alle scelte che non ho fatto, a cosa ssarebbe successo se avessero accettato la mia domanda di trasferimento a Venezia. Adesso sarei là, a scuola come sempre, ma in un posto nuovo e ancora misterioso. Forse sarei contento. Penso che ce la faccio. Penso che non ce la faccio. Penso che mi mancherebbero solo due anni ai trenta di servizio e che forse dovrei chedere di rientrare solo per un po’, per provare. Penso alle mie grane in Italia e mi viene un po’ di inimicizia profonda per una persona. Penso a cosa sarebbe successo se fosse stata diversa. Penso a mia figlia. Mi abbandono un po’ alla malinconia. E sono sudato perche l’aria condizionata non funziona, e tutto quello che si può fare su questa barca è chiamare il meccanico, che sono io e non ci capisco nulla.

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