lunedì 16 aprile 2007

Una persona che in un passato abbastanza remoto ho amato mi ha citato in giudizio: questioni di soldi. Capita. In questo mondo piuttosto litigioso sembra che succeda abbastanza spesso.
Ed il mio blog è stato citato in un atto giudiziario come testimonianza del mio ricco stile di vita. Non so da dove lo abbiano dedotto, accidenti, non me ne ero accorto neanche io. È stata una sorpresa.
Ma resta il fatto che le mie “carte” sono state sfogliate, scorse in fretta da occhi poco amichevoli per cercare le “prove”. Non credo ne abbiano trovate tante, sono pulito ve lo giuro, e con mio grande disappunto non ricco. Ma mi sono sentito come se qualcuno fosse entrato nel mio studio, avesse rovistato nei cassetti, avesse letto in fretta i titoli alla ricerca di qualche cosa di compromettente e portato via quello che c’era da portar via.
Legittimo, tra l’altro: il blog è pubblico, così pubblico che più pubblico non si può. È sul tavolo di tutti quelli che in questo grande pianeta hanno voglia di leggerlo. Basta un clic.
Però diciamo che il mio blog non era per loro. La loro visita mi ha un po’ infastidito (con tutto rispetto per la Corte) e mi ha rovinato il gioco dello scrivere.
Adesso ogni volta che mi siedo al computer per scrivere penso: “Mmm... come sembrerà questo che scrivo? Sarà compromettente?” A mio eterno disonore, onestamente lo penso. Così non scrivo. Non ne vale la pena.
Potrei scrivere solo di politica, o poesie altrui, o racconti cifrati, o balle. Ma non sarebbe la stessa cosa. Non sarei più io. E la “Vita di un Marinaio non vero” langue, ve ne sarete accorti. Mi sembra che abbia ricevuto un colpo mortale. La “vita” è mia e me la vivrò io, in silenzio, con i miei sogni, il mare, i miei bambini, le mie responsabilità.
Attenti amici della blogsfera. Attenti a tutti voi che vi firmate per nome e cognome. Scripta manent.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sembrerebbe una violazione, anzi lo è... e capisco anche cosa vuol dire mettersi a scrivere sapendo che occhi inquisitori stanno lì per cercare delle prove...
ma alla fine il blog può rappresentare una prova? Non potresti esserti inventato tutto o addirittura essere un altro che scrive con il tuo nome!?
che tristezza il mondo, si arriva anche a questo, a strappare via pezzi di vita per denaro, sempre e solo per denaro, che tristezza!
sono con te sempre e comunque e ti voglio bene!
un bacio

Anonimo ha detto...

Che tristezza....il denaro e le persone che per denaro non guardano in faccia a niente e a nessuno o meglio probabilmente in faccia alla tua felicità ha guardato e invidiosa ha pensto bene di trarne un qualche tipo di profitto...che tristeza ci fa!
Ma credo che tutto torni in dietro prima o poi e che tutto questo odio e invidia non serva a nulla.Ma tu Vittore continua a scrivere per dimostrare a tutti e soprattutto a te stesso che l'invidia non porta niente di buono, niente amore, niente felicità, niente amicizie, niente bei ricordi...e a me pare che tu di tutto ciò ne abbia la mente, gli occhi e il cuore stracolmi!!!

Con affetto
V.

cristina ha detto...

Anche se il tuo blog ha ricevuto una visita non gradita il colpo di certo non sarà mortale. In fondo tutti lo possono leggere e chissà che anche la Corte non ci si appassioni!! Te lo chiedo anch'io di non rinunciare a scrivere, la tua vita è comunque tua e nessuno te la può toccare perchè è reale, concreta. Non lasciare tutti gli amici che ti vogliono bene senza tue notizie e senza quelle di Speranza. Un bacio

Anonimo ha detto...

Sono stato ospite in casa di Vittore per ben tre mesi.. ringrazio ancora e mi sento di poter dir la mia..
Vittore e' veramente ricco! e' ricco della piu' bella ricchezza di cui si puo' esser ricchi..e non si parla di conti in banca!!!

Credo che chi confonda i soldi con la felicita', le capacita', le soddisfazioni di una persona e la dedizione e i sacrifici fatti per passioni abbia una visione delle cose abbastanza povera, dove probabilmente sarebbe il caso di lavorare un po' per arricchirla..

Sono diventato ricco anche io Vittore!!!

Un abbraccio grande!

Marti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo ho avuto in passato, una certa esperienza di queste squallidissime faccende.
Tira dritto e con un buon avvocato vedrai i parassiti cadere uno ad uno dall'albero.
Per la rabbia, no, mettiti l'anima in pace. Quella ha bisogno di tempo e denaro.
A questa gentaglia non dargliela vinta, e nel farlo, considera anche che la marmaglia legaloide ha sicuramente strumentalizzato la sua sofferenza.
Un cliente illuso, gli "dura" per anni.
Solidale.