martedì 30 gennaio 2007

Sulla prua

Primi passi di una vita nuova, che non è poi tanto nuova. A guardarci bene tutto è diverso in superficie, ed anche sotto la superficie, ma non sono diverso io. Io cambio lentamente.
E così eccomi, di nuovo a saltare nelle avventure con infantile entusiasmo. E forse mi sono messo nei guai, accidenti... forse.
Per iniziare sul serio, mi sono detto, ho bisogno di questo, questo, questo e questo... una lista che non finisce più e che farebbe sorridere con un sorrisetto sarcastico una persona che conosce la vita. Eppure è vero, voglio porte aperte, voglio potermi girare, voglio poter cambiare direzione a mio agio, voglio sentirmi pieno di vita.
Così ho deciso: nei prossimi mesi devo fare più cose di quante ne abbia mai fatte.
Al papà affettuoso di due figli straordinari, al marinaio da navigazione costiera, al fresco subacqueo alla ricerca di relitti, aggiungo grandiosi progetti per il futuro, con la speranza che la vita fiorirà tra parole, lavoro, avventura e magari la possibilità di offrire molto alle persone che amo.
Così mi sono iscritto ad un Master in Sustainable Development all'Imperial College di Londra. Mi sono arrivati a casa i materiali per il primo anno: spaventosi, enormi, e presumibilmente interessantissimi. In tre anni mi può buttare là dove la vita vibra forte, e tre anni passano in un attimo.
Così mi sono iscritto ad un Certificate IV in Training and Assessment, sei mesi di lavoro, forse interessante, ma poi chissà sarà utile per tirare avanti.
Così mi sono iscritto al corso di Celestial Navigation (forse al momento sbagliato della vita, ma necessario per il mio futuro Ocean Yachtmaster).
Così mi sono iscritto a tre corsi per finire il mio Diploma in Marine Studies, tre corsi che in sé non valgono molto e che richiedono tempo e frequenza a classi di dubbio interesse.
Così mi sono iscritto al mio Engine Driver Course, che se no poi è più difficile trovare lavoro come skipper.
Così mi sono iscritto al mio GMDSS course, sperando che così quando lavorerò su una vera nave mi faranno fare qualcosa sul ponte e non solo lavare i piatti.
Così ho lasciato il mio nome per fare il corso di emergenze mediche per comandanti di navi.
Poi mi guardo il conto sulla carta di credito ed impallidisco.
Poi mi guardo i libri sul tavolo e sbianco.
Poi guardo la mia piccola Speranza, la cartina del mondo, Pechino lassù in alto con il mio grande Federico, i mari azzurri che, basta volerlo, vanno da tutte le parti, e sorrido.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccolo il Vittore di sempre! EVVIVA!!!

Anonimo ha detto...

poi dicono di me.... meraviglioso!