mercoledì 3 gennaio 2007

Calama

E intanto che il mondo gira, gira il vento, giro anch’io.
Con impegno assoluto, con l’aiuto di Esmeralda e Speranza, il mio tempo in questo gennaio va al mare e ai miei lavori futuri.
Nella mia barca fino ad aver le gambe che tremano, ad aggiustare, remare, issare, pulire, cambiare, ordinare, navigare, ormeggiare, avere entusiasmo e paura.
I giorni passano e sono stanco e sporco, ma abbronzato, quello sì, ed ogni giorno più al posto mio. Pian piano.
In barca da solo si lavora, si sta svegli e si risolvono problemi. Nuovi problemi ogni volta che esco dal porto. E mi piace, so che sto imparando la lezione, so che sono miglior marinaio di me stesso d’allora.
E l’Oceano è anche gentile a volte: accarezza e sorride. Ed i delfini vengono a trovarti quasi ogni giorno, a dare un’occhiata, tanto per controllare.E quando il sole è caldo ed il vento tranquillo, a volte la mia stanchezza prende il sopravvento e gli occhi mi si chiudono, solo per alcuni secondi e la barca va avanti cieca. E sento il vento nella nuca e nelle orecchie per assicurarmi che la barca non abbia cambiato di direzione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

oltre tutto, e nnostante tutto, buon futuro, Vittore, marinaio di foresta (cit.), d'oceano e della vita

Anonimo ha detto...

Già! Buon futuro....bellissimo augurio

Anonimo ha detto...

E' notizia di ieri che un ragazzino di 14 anni ha attraversato in solitaria l'Atlantico (nuovo record!).....mi pare che tu sia un po' indietro con la tabella di marcia ;-)

Mauro

Unknown ha detto...

Anche a me pare che tu sia un po' indietro... in generale.
Ma visto che sei mio fratello ti voglio bene lo stesso. ;-)