Dopo sei mesi di lavoro, di entusiasmo e di dimenticanze – la vita è così piena - l’Orgoglio dello Swan è terminato.
Un canotto di tre metri largo e pesante come una nave, con costole e rinforzi in legno, concepito da cinquant’anni.
È quello che era prima: un rudere di vecchia vetroresina, ma con tanto lavoro dentro, insieme a Federico, Gabriele ed Esmeralda. Un po’ di esperienza, nuove macchine, nuovi problemi, un nuovo carrello, un fuoribordo che funziona (almeno quando è nel mio cortile). Un sogno di un bambino che disegnava barche da far navigare nelle acque burrascose del mio grande fiume: l’Enza.
Oggi il varo. Se torno poi vi racconto.
P.S. Mi ricordo che mi immaginavo anche sottomarini in legno con valvole per immergermi e risalire... un progetto per l’anno che viene?
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2 commenti:
buon viaggio marinaio.cristina
Grazie Cristina, buon viaggio anche a te e buon anno.
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