martedì 5 settembre 2006

Frammenti di un diario

C’è un’aria buona in casa.

C’è un alveare in cui tre sogni si intrecciano, con affetto e con serenità. E la piccola Speranza cresce, e forse è anche lei già il quarto sogno.

Federico non esita che un poco davanti alla vita. Come da sogni antichi si è organizzato per il primo passo della sua vita in Cina. Ha prenotato una scuola ed un alloggio, un volo ed un visto sul passaporto. E quando ancora non è partito sogna già altri viaggi.

Io soffro un po’, come padre. Uno di quei dolori che sono piacere forte. E invidio la sua leggerezza.

Io – più pesante e più cauto – fatico di più a fare le cose. Io ed Esmeralda abbiamo fallito molte cose nella vita. Abbastanza per avere capito... abbastanza perche il nostro sistema nervoso sappia che senza la fatica le cose non ci accadranno. Senza nemmeno il bisogno di dirlo.

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Ma intanto il mare è capace di gentilezze che non ti aspetteresti. E domenica abbiamo scoperto un angolo di paradiso nascosto dietro un alto muro: una laguna di acqua limpida illuminata da un sole che mette allegria, in cui i pesci piccoli sono padroni e sicuri di sé.

Bisogna scavalcare una muraglia scura di roccia e corallo alta dieci e più metri, che termina lassù, vicino alla superficie, dove le onde si rompono. Dove c’è pericolo.

Ma poi dietro alle rocce, una quiete di cristallo crepitante di luce, una vasca pulita e decorata, pace.

Dove ci siamo abbandonati a celebrare con bolle d’aria e silenzio la nostra felicità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

fallire... Se non temessi un parzialissimo conflitto d'interesse personale, sarei tentato di sostituire il verbo.

Anonimo ha detto...

Mi sei mancato. E' sempre così bello leggerti :) un bacio elle

Anonimo ha detto...

è tanto che non ci sentiamo...quindi eccomi qui a lasciare un salutino a te e un in bocca al lupo per la Cina a Federico!