domenica 20 agosto 2006

Carta

Il mio libro verde, quello che mi ha accompagnato per tanti anni, è nella cabina della mia barca. L’ho portato là per leggerlo nelle ore lunghissime in cui sognavo di sedere ancorato in mezzo alla corrente.
Ci sono su le note a margine di una vita: le cose da ricordare, le date importanti; e ci sono le poesie che ho letto e riletto a mio figlio, come favole.
Ed il mio libro verde, aggiustato alla benemeglio con strisce di carta incollata, resta lì ad aspettarmi: aperto di rado, cullato dall’andare e venire della corrente, a volte rischiando di cadere quando lo scaffale su cui riposa si inclina alla forza di un’onda o del vento.
E in barca lo vedo lì sul mobile, e non ho quasi mai l’istinto, od il tempo, di prenderlo in mano. Piuttosto il cacciavite, o la bombola dell’aria. Sempre in azione. Io... con poco tempo per pensare e guardare lo scorrere della corrente. O dei versi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che bello....non perderlo... non bagnarlo...conservalo.... è un tesoro prezioso. mentre ti scrivo sto ascoltando una canzone - poesia di Fabrizio De Andrè: " La stagione del tuo Amore". Un abbraccio Cristina
P.S. tutto bene la gravidanza di Esmeralda?