domenica 21 maggio 2006

Amore vuol dire... parte IV

E poi l’amore non è roccia ma acqua.

Non è un’assicurazione sanitaria che si prende cura di te, ma una grana di cui sei tu a doverti prendere cura.

Non è un diamante ma un fiore.

Il fiore... non originale, certo, ma dà l’idea.

Le piante del mio giardino – fuor di metafora - sono tutte avvizzite, perché non me ne prendo cura abbastanza. Non me la prendo con i fiori, loro seguono la legge eterna del fiorire o dell’avvizzire. A me sta di obbedire alla natura, alla natura dei fiori, e di vivere – se voglio - in un giardino profumato.

IO sono responsabile dei miei fiori, e dall’albero, solo dall’albero, si vedono i frutti. Non dalle regole accettate e propagate dalla società nazionale per la difesa dei costumi piccolo borghesi.

L’amore fa esattamente la stessa cosa. Chi vuole amore se lo coltiva agni giorno, oppure fa senza.

Quando fa il suo giardino conosce se stesso e non coltiva quello che è fuori dalla sua possibilità di cura. Perché se il giardino muore il giardiniere e solo lui resta solo e con un palmo di naso. Ogni recriminazione è solo divertente, fa di noi un carattere da commedia di cui il mondo – piuttosto cinico per carattere - ride.

Io so che il mio amore me lo devo conquistare con il lavoro quotidiano, il fascino, il sole, il sorriso, la gentilezza, la gioia di vivere.

Io so che il mio amore mi deve conquistare con il lavoro quotidiano, il fascino, il sole, il sorriso, la gentilezza, la gioia di vivere.

Se io non lo conquisto, il mio amore – che è libero – saprà lui cosa fare. Gli consiglio di andarsene, e di corsa.

Se il mio amore non conquista me – che sono libero – so cosa fare: non più dovere, non più sacrificio come credevo fosse giusto in un passato remoto della mia vita (e invece di far avvizzire l’amore avvizzivo drammaticamente io).

Se smetto di amare, se la mia natura mostra altrove cammini più ridenti... cammino.

E con questo credo che la mia saggezza in tema di amore sia terminata.

Buona giornata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

è un buon vademecum
"Quello che in fondo avete sempre saputo, ma che difficilmente arriverete a fare per davvero"

slow ha detto...

Ciao Vittore!

The gardening metaphor is beautiful and seems fair... but, but... we are never satisfied with the explanations about love, its too important and too vital.
It is very nice the way your page is a "living room" for such different people. I'ts always a pleasure to read you. All of you!
a presto, Cristina de Lisboa