venerdì 28 aprile 2006

Dottori

Mi dispiace un po’ dover parlare di cose così. E mi sorprende.

Vedi Ciccio, tu sei benvenuto sul mio blog. Come mi hai già ricordato in passato un blog è un posto pubblico, è un po’ come un bar, o una piazza, è un po’ di tutti.

E poi, benché le cose che dici siano ai miei occhi spesso distorte e partigiane, e benché ti interessi di più dimostrare che hai ragione piuttosto che confrontare le tue idee con quelle degli altri, devo dire che apprezzo la passione che metti nella discussione, il tuo testardo coraggio e il fatto che comunque dici a volte cose che mi sembrano molto importanti e che mi fanno pensare.

Soprattutto – ma questo te lo ho già detto – quando le cose che dici non sono sommerse in un mare di salsa all’arrabbiata che copre qualunque altro sapore, e si riescono a valutare per quello che sono senza esserne infastiditi.

Quindi grazie per il tuo tempo e per la tua biliosa amicizia/inimicizia.

Quello per cui non ti ringrazio è che sembra che tu ti diverta a far stare la gente scomoda. E non è una virtù.

Per di più a volte sembra che tu lo faccia proprio per niente, per il gusto di gridare un po’ o di offendere un po’. Prendi ad esempio questa cosa qui dell’età su cui insisti sempre.

Non sembra che ti importi molto in se stessa: a volte la gioventù e le sue connesse qualità sembrano un valore (come quando tu “giovane” te la prendi con i vecchi come me, la nostra colpa, la nostra corruzione); a volte sembrano una specie di malattia vergognosa (come quando tu “vecchio” te la prendi con le ragazzine o con i ragazzini accusati di non so che cosa).

Il problema è che in ciascuno dei due casi usi un non argomento per squalificare in qualche modo un tuo interlocutore che per i tuoi criteri non ha i titoli per discutere con te: troppo giovane o troppo vecchio a seconda dei casi. Può essere che davvero pensi che la unica età buona sia la tua, ma non credo. Credo piuttosto che ti piaccia “fare casino” ed irritare gli animi.

Ti chiedo, ti prego di piantarla. Non vedo perché la gente debba essere a disagio quando decide di scrivere qualche cosa perché poi sa che viene un qualche maleducato sarcastico od aggressivo a dargli addosso. Tieni presente che se anche a te questo tipo di discussione polemica può piacere, altri la possono trovare molto fastidiosa.

Osservo per inciso che la persona che hai trattato da ragazzino in passato – lo conosco bene perché è mio figlio – è un uomo con pensieri, saperi ed esperienze da considerare con tutto rispetto. E da uomo sei tenuto a trattarlo. Per evidenti ragioni biologiche è un tantino più giovane di me, ma questo non toglie nulla al fatto che è una delle persone da cui sto imparando di più nella vita.

Osservo anche che la presunta ragazzina dei commenti di oggi è una persona estremamente interessante, oltre ad essere un'intellettuale, una donna deliziosa ed una scrittrice con forza nella punta della sua penna. Se non riesci ad apprezzare quello che scrive perché non parla di politica ed ha una sensibilità diversa dalla tua, ti consiglio di aprire gli occhi perché al mondo ci sono ancora tante cosa da imparare.

Le tue arie di superiorità sono fuori luogo. Come lo sono quasi sempre, a casa di tutti.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

non esageriamo:
io non me la prendo mica per quattro commenti su un blog, peraltro scritti da un ciccio qualsiasi.

Anonimo ha detto...

e poi, continuando:
nessuno mi può negare il diritto di ridicolizzare e di delegittimare le sciocchezze. purtroppo per lei (o per me), negli interventi "politici" di elle ritrovo il peggio del peggior convenzionalismo e conformismo che attanaglia le "classi medie" di questo sempre più orribile paese. opinioni che non possono che essere di una "ragazzina", perché evidentemente poco riflettute, poco "dialettiche". se elle non lo fosse (una ragazzina) ci sarebbe da preoccuparsi.

Anonimo ha detto...

quando leggo frasi del tipo:
"Bruciare bandiere - qualsiasi essere siano - fischiare chi partecipa con un determinato spirito ad una manifestazione come quella del 25 aprile, è un segno di alta vigliaccheria, e solo ed esclusivamente di colore politico rosso"
non posso fare a meno di rispondere con sarcasmo; se volessi argomentare i motivi per i quali frasi del genere mi fanno vomitare, dovrei scrivere un trattato, e mi toccherebbe monopolizzare il blog (cosa che riconosco non aver alcun diritto di fare).
ad esempio, ci sarebbe da chiedersi cosa spinge un essere umano dotato di ragione a ritenere atto riprovevole in sé e scandaloso il "bruciare le bandiere, qualunque esse siano". dunque non abbiamo alcun diritto di bruciare le bandiere dell'Iraq di Saddam o della Romania di Ceausescu? e quelle della Germania hitleriana, o della Cambogia di Pol Pot? oppure il divieto si applica solo alle bandiere USA o a quelle di Israele (e perché? qualcuno se lo è mai chiesto? forse perché sono le bandiere degli stati che hanno più armamenti?)

Anonimo ha detto...

poi ci sarebbe da chiedersi perché non sia più possibile fischiare un ministro. ma non un ministro qualsiasi: una donna che (dopo aver sfasciato scuola e università, in ciò continunando egregiamente l'opera dei suoi predecessori di "sinistra"), per vincere le elezioni non esita ad allearsi con i fascisti della Fiamma.

Anonimo ha detto...

ma la mia opinione in realtà è un'altra, e ve la dico subito, così da chiudere definitivamente questo noioso dibattito sul "politically correct" (che, vi ho già detto, non sopporto, così come non sopporto ogni forma di buonismo).

tu vittore, tu elle, tu esperimento, e tutti gli altri filo sionisti, dovreste essere grati ai coglioni che bruciano le bandiere (perché sono coglioni). nei giornali, sui blog come questo, sulla TV, l'unica cosa di cui si parlerà è infatti la bandiera bruciata di Israele, e la propaganda velenosa dell'Ambasciatore Gol, e quella degli Italiani "basiti". e si utilizzerà questo gesto per coprire per ancora qualche settimana (fino al prossimo scandalo, alla prossima dichiarazione fanatica di Ahmadinejad, al prossimo scivolone di Hamas, etc.) lo scandalo dei crimini dell'occupazione israeliana dei territori, il quotidiano stillicidio di feriti, di morti e di distruzione di vite intere e di famiglie intere da parte dell'IDF.

caro vittore, caro esperimento: dovreste proprio ringraziarli, gli autonomi. a meno che già non lo faccia, a suo modo, il Mossad.

Unknown ha detto...

Ok, dibattito chiuso sul filo dell'inaccettabile.
Sulle bandiere sono d'accordo con te. Infatti nessuno le brucia le bandiere dell'Iraq (ne degli altri paesi che tu citi)

Anonimo ha detto...

Ciccio non mi conosci, non sai nulla di me, continui a darmi della ragazzina, la mia è un'idea di civiltà e se la vuoi sapere tutta non parlo affatto di politica in quel che ho detto, tu ti fermi troppo alla superficie delle cose e poco ti soffermi a capire quel che c'è dietro. Mi dispiace che tu non abbia affatto uno spirito del confronto costruttivo insistendo su toni troppo polemici e anche offensivi. Continua a pensare di me quello che vuoi, continua a relegarmi in una fascia media dove per te vigila il conformismo e il convenzionalismo, che a me la cosa non mi tange, se non per poco. Mi tocca perché non mi piace essere capita ed essere giudicata a priori. Perché a differenza tua a me piace confrontarmi ed ascoltare quello che gli altri hanno da dire cercando anche di capire le motivazioni che sottendono, cosa che tu fai davvero poco!
vorrei sapere la tua di età e non solo quella anagrafica, cosa studi, o forse hai studiato, ma più di tutti vorrei farti capire che la politca è una delle cose che meno di tutte mi attraggono, visto che volutamente scrivo di altre cose, che magari a te sembreranno stupide e ridicole, ma ogni vita che si racconta e come si racconta deve essere rispettata, come io ho fatto sempre con te. Detto questo ti saluto!

Anonimo ha detto...

non è vero, elle.
il tuo blog è interessante e testimonia una certa coinvolgente capacità artistica e una vena intropsettiva di livello. e poi è scritto bene, mi ricorda proust.
ma come tu stessa dici, la politica non ti piace. permetterai quindi che questo ciccio a cui la politica piace (e tanto) possa incazzarsi, quando legge cose che non condivide.

Anonimo ha detto...

ok io ti lascio incavolare quanto ti pare quando leggi cose che non condividi, anche perché lo faccio anche io e non solo sulla politica (anche se ne capisco e mi piace poco), ma è il modo in cui ti poni che non mi piace poi molto, solo questo, quelle che sono le tue convizioni, io le rispetto in quanto tali anche se non le condivido, e lo faccio attraverso un dialogo bene o male aperto...
un saluto

Anonimo ha detto...

Ciccio non ha tutti i torti.
E' ovvio che il bruciare la bandiera di uno stato, uno qualunque, offre il fianco a critiche strumentali odiose e sciocche quanto il gesto stesso. Vero anche che sto politicamente corretto ci ha abboffato la uallera, specie se ad evocarlo sono, a turno, personcine che di corretto hanno solo il casellario giudiziario. I fischi non sono in discussione, e se rimangono tali restano quello che sono, contestazione. Anche questa tocca un poco a tutti, a turno.
Tuttavia, ciccio, spesso accade che la forma si tramuti in sostanza, che si vanifichi una buona idea a causa della sua esposizione, come una pessima s'incoroni dibattito solo per la "notabilità" dell'espositore.
Ti faccio un esempio pratico, mi capita spesso di osservare mia madre, donna semplice e popolana, come termometro popolare di certi avvenimenti. Lei crede fermamente che i no-global siano, per qualche motivo, magari ecologico, contro i bancomat.
Qua non si tratta di diventar tutti "english", ma di comprendere bene quale sia il proprio obiettivo, diffondere un'idea nella quale si crede fermamente o sfogare la propria rabbia?