venerdì 31 marzo 2006

La Cina

La Cina è un Paese di incanto, come lo sono i Cinesi: gente profonda, con una cultura delicata e forte, attaccata alle viscere, pratica fino a scorticare l’anima, assurdamente inutile, diversa e maestosa. “Parlare male” della Cina a casa mia tende a provocare discussioni, come parlare male delle cose che mi stanno a cuore. Soprattutto parlare male per luoghi comuni, senza interesse, per il gusto di muover la bocca o sventolare una bandiera, come mi pare abbia fatto il nostro presidente del consiglio dei ministri. Anche per questo, ma non solo, lo giudico male.

Per onestà aggiungo che non giudico male solo lui e che trovo il nostro dibattito politico molto “volgare”. E lui più volgare della media dei politici. E della media dei nostri connazionali che sono il fertile terriccio da cui questo bizzarro teatro della politica germoglia. Che “siamo” il fertile terriccio... (sospiro)

Quando Berlusconi dice che in Cina mangiano o bolliscono i bambini non fa tanto riferimento alla Cina in quanto Cina ma alla Cina in quanto comunista. Ripete per l’ennesima volta una delle battute del suo copione politico che gli sembra possa ancora produrre qualche effetto. Chissà, forse ha ragione (ma ne dubito).

Però il libro nero del comunismo è un pasticcio storiografico. Anzi no, neppure: non è un libro di storia ma solo un libro di propaganda politica. E non perché i misfatti che vi sono narrati non siano veri, ma perché è propagandistica la “tematizzazione”, la scelta del soggetto, che contiene almeno due errori che ne invalidano, storiograficamente, i risultati.

Il primo errore è la scelta di scrivere un libro nero. Contro chiunque. Un libro nero non dice assolutamente nulla della funzione storica, dei lati positivi, dei grandi risultati che sono venuti insieme alle porcherie. Non cerca di capire. Una lista di crimini e di orrori può essere un atto di accusa in un tribunale, ma è una fotografia troppo parziale della verità per consentirci qualunque giudizio.

Il secondo errore è la scelta dell’accusato: il Comunismo. Non una persona, non una organizzazione, non uno Stato, non una qualunque cosa di precisamente identificabile, ma una ideologia. Che è qualche cosa che qualcuno può professare di avere e che crea innegabilmente un legame tra persone, ma che non ci parla degli altri legami storici che determinano l’accadere dei drammi della storia.

Lasciamo pure da parte il primo problema, quello di un giudizio storico equilibrato o, se vogliamo, di un quadro completo. Giochiamo a fare la lista dei reati.

Senza ombra di dubbio gli Stati che etichettiamo come comunisti hanno fatto molti errori e sono responsabili di molti orrori. Senza dubbio ne hanno fatti anche i movimenti comunisti che non sono riusciti a conquistare il governo con la forza o con le elezioni. Il libro che Berlusconi pubblica e cita ce li elenca probabilmente tutti, con appassionata eloquenza. E facciamo pure la lista dei morti, mettendoci i morti nei gulag, nelle crisi economiche, nelle guerre di espansione, nelle guerre di confine, nelle carestie, nelle rivolte in piazza. Brrr... terribile. Sono d’accordo: non sono, non sarò comunista.

Ma se faccio la stessa operazione "libro nero" per qualunque altro soggetto altrettanto genericamente definito, che cosa ne salta fuori? Supponiamo che io voglia dimostrare l’orribile colpa di qualunque mio avversario che voglio dipingere come un diavolo, non sarebbe possibile fare altrettanto?

Supponiamo di essere giovani impoveriti e negri del Gabon (il primo stato che vedo sulla cartina qui sul muro in fronte a me) che decidono di fomentare un movimento di ribellione contro il predominio bianco nel mondo, farei fatica a fare una lunga lista di crimini che “dimostrano” la viziosità intrinseca dell’anima dell’uomo caucasico? Includendo nei crimini non solo i morti durante la tratta degli schiavi, ma anche quelli della guerra civile americana, quelli delle guerre di colonizzazione, quelli delle due guerre mondiali nate dal conflitto di interessi di nazioni europee che volevano spartirsi il mondo, più quelli delle carestie, della deforestazione e del buco dell’ozono che causiamo con la nostra egoistica vita materiale?

Supponiamo di essere giovani mussulmani irritati dal ruolo subalterno che la nostra cultura ha nel mondo, farei fatica a fare una lista nera dell’orrore del mondo bianco/cristiano a partire dai massacri dei crociati a Gerusalemme nel XII secolo, fino ai bombardamenti in Iraq mettendoci dentro Sarajevo, la Cecenia, le colonie, la guerra di Libia, quella di Algeria, qualunque cosa ci venga in mente?

O come ateo, farei fatica a dimostrare che gli uomini religiosi sono pazzi pericolosi assetati di sangue facendo una lunga lista del sangue lasciato scorrere in nome di Dio?

O come comunista, farei fatica a scrivere un libro nero del capitalismo? Potrei elencare tutti i morti dovuti alle carestie dei Paesi che il capitalismo ha impoverito portandogli via i soldi con lo sfruttamento, gli interessi sul debito e le banche in Svizzera per i generali ed i capi di stato?

Troppo facile. E troppo inutile.

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La Cina è incredibile, ed è l’unico Paese formalmente comunista che sta emergendo come una potenza economica politica e militare.

Ci dà un po’ fastidio, ma la sua storia è in realtà la storia di un grande successo.

Nonostante l’ubriacatura ed il disastro civile degli anni della rivoluzione culturale, nonostante i fallimenti di politiche economiche che hanno ritardato lo sviluppo per anni anziché accelerarlo, nonostante il dolore, nonstante il fatto che Mao non sia probabilmente stato quel grande leader che i Cinesi ancora pensano, la Cina sta diventando un grande Paese non solo per quanto riguarda il numero degli abitanti e la sua cultura.

Forse poteva andare anche meglio, ma lo sviluppo non è quasi mai, in fondo, un processo lineare E non è che, d’altro lato, le dottrine economiche del Fondo Monetario Internazionale funzionino poi sempre.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo, vittore, potrei sottoscrivere tutto quello che scrivi (a parte l'affermazione "non sono comunista"...), soprattutto quando critichi le distorsioni storiografiche del libro nero del comunismo e la logica sottintesa a tale tipo di operazione. peraltro, sfatiamo un mito: il libro nero non è nemmeno attendibile. ed una delle sue sezioni meno attendibili è proprio quella sulla Cina. ed uno dei motivi è proprio che vengono attribuiti al regime di Mao eventi come le carestie, in una follia costruttuvistica degna del miglior maoismo da rivoluzione culturale.

Anonimo ha detto...

vorrei inoltre segnalare che non è vero che il periodo pre-Deng sia stato tutto da buttare. nonostante i drammi delle riforme economiche improvvisate, infatti, va ricordato l'immenso sforzo di alfabetizzazione svolto dalla dirigenza del PC cinese. e senza l'alfabetizzazione o la cultura, i successi del socialismo di mercato di oggi i Cinesi se li sognerebbero. la stessa rivoluzione culturale (che disapprovo totalmente, vedi che sorprese) è stata un momento di rottura importante che ha prodotto una presa di coscienza nazionale forte e che ha contribuito a dare i natali alla classe dirigente di oggi. non tutti i mali vengono per nuocere. ogni rivoluzione ha il suo "terrore". ogni tanto è necessario essere ingiusti e partigiani, soprattutto quando la misura e colma. e gli innocenti ci sono andati e ci andranno sempre di mezzo: ma è la tara della storia umana (e non abbiamo altre storie da raccontare).

Anonimo ha detto...

più che altro sono stupito circa la tua autocensura sulle elezioni in israele. cos'è, sei stupito di vedere che una gran fetta di israeliani vota per i nazionalfascisti di Liebermann e snobba il Meretz pacifista di Beilin? io no.

Anonimo ha detto...

P.S.: non ho usato parolacce. che bravo! me lo dico da solo

Anonimo ha detto...

Lasciamo da parte il libro nero del comunismo e parliamo dei Falun gong e delle altre minoranze religiose ed etniche, dei laogai, della politica demografica del figlio unico (che ha prodotto una strage di neonate, buttate come spazzatura), delle 5000 condanne a morte....e ancora bella la Cina?

Anonimo ha detto...

Mary hai ragione, ma sei superficiale. Vittore invita infatti a leggere la realtà più in profondità. Usando la tua tecnica ti potrei dire: il 30 per cento escluso dalla servizio sanitario, il 20 per cento sotto la soglia minima di povertà, la pena di morte: Sono ancora belli gli USA?
Si, sono ancora belli, perchè sono molto, ma molto più di quello. Ed hanno pure molti, ma molti più difetti di questi.

L'unico posto che mi sembra invece triste e noioso è l'Italia. Io mi preoccuperei di quello piuttosto.

Anonimo ha detto...

Beh ognuno ha un suo personale concetto di superficialità, per me un paese dove ammazzano migliaia di persone l'anno, solo perché sono dissidenti e/o appartenenti a etnie e religioni diverse non ha nulla di attraente, nemmeno avesse le bellezze del paradiso terrestre.
Per me un paese dove esistono ancora campi di concentramento in cui milioni di esseri umani sono trattati come schiavi, torturati e lasciati morire di fame è un posto orribile.
Il paragone con gli USA è ridicolo, gli USA sono una democrazia imperfetta, ma una democrazia.
La Cina é ancora un regime dove il potere tortura e uccide arbitrariamente.
E la tua é la solita risposta di chi non HA argomenti, perchè un male non può essere portato a giustificazione di una male ancor più grande.
Se gli USA sono da biasimare per ciò che tu citi (e lo sono) la Cina lo é mille volte di più. Un paese non va giudicato solo per le sue bellezze naturali, artistiche e culturali, ma per il rispetto dei diritti umani fondamentali nei confronti di coloro che lo abitano.
Vai a vivere in Cina, non da benestante italiano, ma da povero o da appartenente a una minoranza (cristiana, Falun gong ecc) e poi mi saprai dire se troverai ancora l'Italia noiosa e triste...
Mary

Anonimo ha detto...
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Unknown ha detto...

Mi dispiace Ciccio... niente offese personali. Grazie.

Anonimo ha detto...

Mary, non credo che tu abbia capito cosa avevo scritto.

slow ha detto...

bravo Vittore! c'è bisogno coraggio per non essere politicamente corretto. Pensiero lucido e emotivo - perchè anche con il cuore di deve raggionare -, bene scritto e bella scelta di imagine.

Anonimo ha detto...

Bel Post Vittore, purtroppo però la Cina non è tutto rose e fiori, anche se i problemi sono tutt'altro che non le minoranze dei FaLuGong, dei tibetani e le condanne a Morte. Mi piacerebbe incontrarti in Cina, così vedrai con i tuoi occhi la realtà.
@Mary
Facile ammazzare migliaia di irakeni, di serbi, di haitiani(senza voler tornare troppo indietro nel tempo)fuori dai propi confini. Forse condannando con arbitrarietà(o con il pretesto di armi di distruzioni di massa mai trovati poco cambia)tutti questi innocenti rende meno pregna di sangue il suolo DEMOCRATICO e LIBERO degli Stati Uniti? Matenere Abughrabi, Guantanamo e chissà quanti altre carceri magari in "gestione conto terzi" rende forse meno feroci e spietate le torture degli americani?
La tua ultima affermazione poi fa proprio sorridere, ed è qui manifesta tutta la tua SUPERFICIALITA'(che tu lo voglia ammettere o meno): perché i diritti umani di coloro che abitano un paese straniero valgono meno degli abitatori del proprio paese? Bombardare, sfruttare, pagare un aguzzino per torturare è forse meno criminoso di chi lo fa direttamente? Cerca di guardare oltre alla dimensione mediatica occidentale, la verità come sempre è molto più vasta di come viene propagandata.

Un saluto
Francesco

Anonimo ha detto...

sono stato censurato, è vero: ma avresti almeno potuto riprendere il nocciolo del mio discorso, cancellando solo gli insulti. se permetti lo faccio io adesso. falun gong è una setta peggio di scientology, e se fossi cinese non avrei dubbi nel proseguire l'opera di ripulitura. il tibet non esiste, non è mai esistito come stato (tranne nelle oniriche e fanatiche tiritere dei nazisti alla sette anni in tibet, oppure nei sogni degli imperialisti americani che volevano sembrare la cina) ed è soprattutto la casa di una teocrazia superstiziosa, feudale ed arrogante, che spero sparirà presto dalla storia (compreso il dalai lama, che peraltro non è tibetano ma cinese) grazie all'opera meritoria dell'esercito di Mao. la politica di un figlio per famiglia non solo ha salvato la cina, bensì gli equilibri del mondo stesso.
chi poi crede (come riccardo) che le società occidentali siano società "democratiche"... beh, ha bisogno di crescere!

Unknown ha detto...

Bene, ci siamo detti molte cose e adesso abbiamo tempo per pensarci su. Il bello di un blog è che non dobbiamo mica convincerci l'uno con l'altro. Grazie per le osservazioni.

Anonimo ha detto...

ma non ti sembra di essere troppo "buonista" (salvo poi usare lárte della censura, tipica del politicamente corretto di questi decadenti anni)?
guarda che gli anni Novanta sono passati da almeno 6 anni, e che siamo in un secolo nuovo.

Anonimo ha detto...

e perchè com'erano gli anni 90????
erano buonisti, politicamente corretti, o censori?
quanto alla decadenza.... sembra che il mondo sia in una continua decadenza.... dipende solo da dove lo si guarda... c'è chi decade e chi s'innalza per poi cadere.
e tu interpreti cattivik?
o sei una seguace dei "mondo marcio"?

Anonimo ha detto...

Ciccio leggendo i tuoi commenti mi scappa da ridere... Per prima cosa il fatto ke durante il periodo di Mao il livello di istruzione sia aumentato, fa sorridere o poco altro come ki sostiene ke con Mussolini le ferrovie erano perfette e c'era meno disoccupazione oppure con Hitler la criminalità era pressochè nulla ... Il fine nn giustifica i mezzi quando ci sono di mezzo un numero innumerevoli di morti. E' incredibile quanto tu tenga in poca considerazione la vita umana, al pari di tutti quei regimi totalitari di estrema destra ci cui tutti,credo , conoscano le gesta. Gesta scaturite da persone come te che considerano spazzatura(cito"che spero sparirà presto dalla storia (compreso il dalai lama)" " ogni tanto è necessario essere ingiusti e partigiani" )la parte avversaria e nn rispettano quelle leggi sacrosante ke sono " I diritti umani", in più il tuo comportamento è criminoso come lo è stato quello di Mao, Stalin, Hitler e Mussolini. Dici ke riccardo ha bisogno di crescere? io dico ke tu hai bisogno di crescere e di aprire gli occhi il comunismo vecchio stile ha creato morte e sofferenza nei popoli, mi piacerebbe vedere te in cina durante il periodo in cui Mao governava con il pugno di ferro e cometteva massacri.
Scusate il post lungo ma nn ho resisto...ciao