martedì 7 marzo 2006

Fine settimana

In realtà il fine settimana lungo (oggi qui è la festa del lavoro) è andato bene. Con delicati equilibri tra due persone su una barca in mezzo al mare. Equilibri non facili.

Non fa molta differenza che la barca vada o non vada. Anzi sì, se la barca non va c'è un senso di ineluttabilità della situazione che ci ha forzato a vedere le cose con maggiore buona volontà.

A dire la verità Esmeralda s'era un po' stancata di passare tre giorni con me che avvitavo e svitavo, benedicevo gli artigiani che hanno "messo a posto" il motore e tiravo su l'acqua dalla sentina con una spugna per cercare il tappo dell'olio che mi era caduto dentro. E anche perché il vento aveva cambiato direzione durante la notte e veniva ora da sud, e la povera SeaWise si agitava troppo.

Coì siamo andati sull'Isola con il nostro canotto (a remi)... tanto c'era tempo. E il vento ci portava proprio a riva.

Ma l'isola è poco abitata e frequentata non molto bene. Questo biscione era almeno un metro di lunghezza... non esagero, ho le prove. Non so se è velenoso, ma l'Australia da questo punto di vista è un po' peggio dell'Emilia. E su un isola, in costume da bagno e con una barca che non va ci si fida anche meno.



Così Esmeralda ha insistito perché remassi contro il vento e ritornassimo subito in barca. Vabbé che sono un marinaio.

In realtà poi il vento si è calmato, Porpoise Bay è un angolo incantevole, il sole era meraviglioso. Non potevamo fare di meglio e abbiamo sguazzato nell'acqua, letto, dormito e svitato fili del mio assurdo impianto elettrico. Una forma piccola di felicità.

I ragazzi del Sea Rescue (benedetti) sono stati gentilissimi, anche se li abbiamo chiamati alle sette di mattina (quando ho disperato che il motore ripartisse, ma "eravamo a piedi" dal giorno prima) e ci sono venuti a prendere alle 18.30: quasi dodici ore di attesa. Tanto, noi eravamo all'ancora e c'era chi stava peggio.

E adesso sono a casa. Sono le 2:28 della mattina successiva. Vado a farmi una doccia e a riposarmi un po' prima di andare in ufficio.

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