martedì 28 febbraio 2006

Librerie

Le librerie, che posti straordinari... Quante cose succedono sfogliando i libri!

Ieri sera tornavo a casa con un po’ di tristezza nel cuore, così per stare sereno mi tenevo occupata la mente. Per il mio corso di navigazione oceanica, come richiesto dalla lunga lista dei materiali che gli studenti debbono procurarsi, ho comprato una nuova calcolatrice scientifica, una di quelle calcolatrici tascabili che dovrebbero fare funzioni strane, calcoli statistici, trigonometrici, seni, coseni, logaritmi, conversioni sessagesimali e tutte quelle cose che a scuola si studiano se non se ne può fare a meno e che io, se ho studiato, ho anche dimenticato. Così dopo aver studiato nel viaggio in treno il foglietto illustrativo della mia nuova Casio ed avere successivamente fallito nello sforzo di ripetere perfino gli esempi che venivano dati nelle istruzioni, ho concluso che le mie conoscenze di base di scienze matematiche sono insufficienti per usare la nuova macchinetta.

Ma sono tenace. Allora sono entrato in due bruttissime librerie australiane a cui passo di fronte sulla strada di casa; librerie medie, di quelle che vendono soprattutto libri pubblicati di recente con tante foto, ma in nessuna ho trovato il libro magico che mi facesse credere di poter colmare lacune enormi di sapere in poche ore di lettura. Anzi non ho trovato nemmeno un libro di matematica.

Così sono entrato in quella che è una graziosa istituzione australiana, anzi anglosassone: il negozio dei libri usati. Se ne trovano ovunque e sono spesso molto, molto più interessanti di alcune librerie di libri nuovi. Il ritmo è diverso, le commesse non cercano di vendere e volendo puoi restare seduto a leggerti tutto un libro.

Non ho trovato libri di matematica. Poco male in realtà. Anzi, ho dimenticato il calcolatore e mi sono messo a sfogliere vecchi libri di navigazione e libri di viaggio, che stendono un velo di balsamo sui miei crucci della giornata. E mentre toccavo i libri è entrata una giovane asiatica, giapponese direi, con un viso strano. Con una cicatrice di qualche cosa sulla fronte, ma così bella, Dio mio, così bella! E si è messa lì di fianco a me, seduta su un gradino, a sfogliarsi una guida di viaggio sull’Europa occidentale.

Io sono così stupido che ho perfino smesso di sfogliare i miei libri. Anzi no, ho continuato a farlo con gesti meccanici, tanto per fingere e per avere una scusa per restare lì a guardarla, e mi godevo l’emozione di averla vicino. È possibile che un uomo sia fatto così?
E dopo un po’ le ho chieso con un sorriso falsamente sicuro ed inclinando leggermente il capo in segno di omaggio: “Primo viaggio in Europa?”

No, non era il primo. Abbiamo chiacchierato un poco mentre mi scaldavo al suo sorriso ed alla sua grazia. Poi, terrorizzato all’idea che questa creatura potesse pensare che sono invadente, ho fatto finta di essere occupato, le ho augurato buon viaggio e mi sono ritirato in un’altra corsia a fingere ancora di sfogliare i libri ed a recuperare il mio equilibrio.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Not all men are like you, only you do this to asian women! Simply because you are enfatuated by them.

Anonimo ha detto...

Don Giovani?

Anonimo ha detto...

Che peccato!

Anonimo ha detto...

Devo iniziare a frequentare più spesso le librerie...

Unknown ha detto...

Che commenti strani stasera...

Anonimo ha detto...

mi sa che mi sei diventato troppo britannico ma lo sai che quello che le donne ti tutto il mondo apprezzano dell'Italia è "l'invadenza" dei Maschi latini?
in fondo è un invadenza dolce, che fa sentir circondati di interesse e questo alle donne, di tutte le razze, può solo far piacere.
Dichiarati Italiano e sii un pò più invadente e curioso
Ciao ciccio sono terry 16.12.59
sorella di Vittore come già sai,ovviamente non 68ina data l'età ma piuttosto 77ina...di quelli da fantasia al potere per intenderci... mamma
di tre ragazzine/i... attivissima da sempre nel Commercio equo e solidale...
pensatrice autonoma.
Baci fratellino e salutissimi a tutti

Unknown ha detto...

Grazie per i consigli Teresa, ma non e' che sono diventato anglosassone, anzi. Ma e' che non sono mai stato molto brillante in queste cose.
Paola, e' un'ottima idea.

Anonimo ha detto...

Dipende! In somma Teresa. Proprio in libreria le attenzioni di un uomo sono di troppo! Parlo per me ovviamente! Si sa che ho un rapporto con i libri piutosto esclusivo! Sorelina Jo (just to confuse Ciccio on who's who in the family)