lunedì 23 novembre 2009

Sono venuto via, e ne sono contento.
Eppure, accidenti, non c’è niente da fare: sono italianissimo. E forse è l’essenza di questo essere in Australia, che puoi essere montecchiese e sentirti a casa.
Però, insomma, ci sono tante cose che sono vicine, vicinissime, ma sulla superficie della mia pelle. E sono la mia vita.
E poi ci sono delle cose che sono passate dentro alla mia pelle. E sono me. E quello che qui fa la differenza, che definisce la mia identità in contrasto con il paesaggio, sono proprio queste cose poco visibili; nascoste dentro : le mie opere, Guccini, Saba, Gozzano, qualche frase che viene a galla in dialetto reggiano, canzoni che solo io canto alla mia bambina in questo continente, memorie che riappaiono dentro alla mia testa.
Mi manchi casa mia lontanissima.

1 commento:

cristina ha detto...

Senti un po'....è vero che i tuoi orizzonti sono sempre stati molto larghi e sono contenta tu sia felice d'esser felice dove sei....ma guai a te se non canti le canzoncine italiane a Speranza, se non le racconti qualche fiaba italiana e non le farai sentire la nostra musica classica e leggere la nostra letteratura, quando ovviamente sarà più grande. Lei è per metà italiana e ne sarà fiera credimi perchè il nostro è un Paese che culturalmente, artisticamente, archeologicamente, storicamente e chi più ne ha più ne metta E' MERAVIGLIOSO!!!! E tu lo sai meglio di me! Ovviamente ometti il lato politico e sorvoliamo sulle scappatelle ....