mercoledì 11 novembre 2009

La nave è in porto per lavori. E i lavori li faccio anche io. Ho il corpo rotto dalla fatica, sono sopraffatto dalla mia inadeguatezza tecnica e spiacevolemente sorpreso dalla paura che provo nel fare alcune delle operazioni che devo portare a termine. Eppure sono il “bosun” e tocca proprio a me.
In compenso sono a casa, dormo abbracciato a Speranza ed imparo molte utilissime cose sulle manovre fisse delle navi a vela. Ma insomma, l’apprendimento “a slavina” non è proprio confortevole.

1 commento:

cristina ha detto...

ce la fai, ce la fai, coraggio!!! la ricompensa è dormire abbracciato a Speranza ogni sera e non c'è cosa più preziosa! besos