lunedì 1 maggio 2006

Gente di mare

Chissà... forse davvero potrò cambiare il nome al mio blog un giorno.

Sto correndo per riempirmi la cartellina di attestati e patenti seguendo un mio vecchio istinto compulsivo e la convinzione, forse non tutta sbagliata, che un curriculum lungo renda la vita più interessante. Cerco di tirare le somme, di riannodare fili spezzati in altri luoghi ed in altri tempi.

Uno Yachtmaster mi serve per lavorare. E il sea time mi serve anche per fare la mia patente nautica commerciale australiana.

Così mi sono buttato sulla vela. Ho fatto un corsetto da Day Skipper, tanto per spolverare la mia vecchia divisa blu e il mio cappellino con la visiera.

Non devo essere stato tanto malvagio: il giorno dopo ho ricevuto un’email. Mi hanno offerto un lavoro. Dobbiamo portare una barca, 50 piedi, dal nord della Malesia a Perth, 2500 miglia nautiche, in tre. Lunghi turni di vedetta. Lunghe ore al timone. Pirati. Mari. Lo stretto di Malacca. Singapore. Il Borneo. Giava. Il mare di Timor. Le correnti. I coccodrilli. 30 giorni di navigazione.

Dio mio... Dio mio... fai che succeda...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi prenoto come mozzo e come cuoca....
che invidia.
La vela è sempre stata il mio sogno, non il tuo!
Baci

Unknown ha detto...

Sogno? Io parlo di lavoro.

Anonimo ha detto...

cambiare vita è un modo per restare vivi.
Sarebbe meraviglioso.
Un Salgari sul campo (nautico)
Faccio voti.

Unknown ha detto...

Ed è ancora più necesario per i vecchi come me, che se no si sentono soffocare.

Anonimo ha detto...

che bello! complimenti... ma allora hai un futuro come capitano di vascello!!! bravo!!!
cristina