venerdì 3 febbraio 2006

Ancora sul Razzismo 3

Vediamo se oggi riesco a finire. Vorrei scrivere anche su qualche cosa d'altro... ma dovevo chiarire... chiarirmi cosa penso dell'Australia e del suo razzismo.

Poi ci sono gli Asiatici. In Italia non ci abbiamo mai pensato troppo, ma mi sembra che da un po' di tempo comincino a starci un po' antipatici. Forse piu' che altro ci fanno un po' paura. Non siamo arrivati ai toni da "muso giallo" dei giornalini di guerra che leggevo da bambino (negli anni Sessanta, che vergogna!), ma ci sono tutte queste storie sulla concorrenza sleale, i mangiatori di cani, gatti e serpenti, le thailandesi macchine da sesso (e NON e' vero), le giacchettine verdi tutte uguali, i cretini con la macchina fotografica, ecc. Normale bric a brac del pregiudizio.

Qui degli Asiatici non si parla male, i Cinesi occupano posti pubblici, a scuola si studia Indonesiano (33% degli studenti nelle scuole statali del Western Australia), Giapponese (25%), un po' di Cinese. Qui con l'Asia si fanno affari seri, non si sta mica a dire tutto il tempo che tanto non vale perche' loro non pagano i lavoratori e allora... e per di piu', vista la percentuale di Asiatici che SONO CITTADINI AUSTRALIANI, sarebbe un curioso autodiscriminarsi se si giocasse a fare i razzisti.

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Chi resta?

Gli Ebrei. Un po' di razzismo contro gli Ebrei esiste dappertutto, ma onestamente non sono mai stato in una sinagoga come quella di Perth. Si va li e si entra, non ci sono guardie che ti fermano se non ti conoscono, non ci sono cancelli. Si entra come si entra in una chiesa. Un po' di paura ce l'hanno tutti in una sinagoga, ma qui e' controllata, abbastanza fiduciosa che non succedera' niente di grave. E' un segno.

Gli Americani. Un po' di "razzismo anti-americano c'e'. E' evidente. E non lo si nasconde. Degli americani si puo' parlar male in tutto il mondo senza paura di sembrare politicamente scorretti, anzi, sembra carino. Sara' perche' gli Americani sono un po' come gli Australiani... una razza chiara non ce l'hanno. O perche' se ne parla male, ma come si parla male di qualcuno che ha piu' soldi, piu' potere, piu' tutto. Forse perche' dalla pax americana dipende la sicurezza dell'Australia. Forse non e' razzismo, e' invidia.

I variegati popoli mussulmani. Bisogna vedere: variegati i Mussulmani, variegati gli atteggiamenti. Qui i mussulmani sono tanti. Non sono Arabi, sono soprattutto Indonesiani, e sono bene, benissimo integrati nella societa' australiana. Nessuno qui si sogna di dire che il Cristianesimo e' alla radice della Civilta' Australiana come tanti dicono in Europa (e dicono una cosa giusta, anche se parziale) e cosi c'e' spazio per tutti. E' certo che gli Australiani in braghette corte e infradito non sono molto attratti dalle donne con il velo in testa. Ma c'e' la moschea, c'e' la scuola mussulmana, ci sono le scuole pubbliche e nessuno parla di vietare i vestiti tradizionali alle ragazzine. Anzi, di recente la polizia ha cambiato divisa per consentire ai poliziotti di religione diversa di indossare il loro copricapo tradizionale.
Pero' negli ultimi 3 anni sono successe due cose che hanno creato un po' di nervosismo: due bombe mussulmane a Bali (Indonesia) mirate a far saltare per aria qualche Australiano. E riuscite nel loro intento. Ora... se c'e' una cosa che gli Australiani non capiscono e' come si possa avercela con loro. Gli Australiani si sentono innocenti come dei ragazzini. Queste due bombe li hanno un po' spaventati, ma soprattutto offesi. Ed hanno cominciato a pensare che, nonostante gli ottimi rapporti con i vicini Indonesiani e Malesi, per qualche strana ragione, nel mondo mussulmano ci sono delle persone che li odiano. Questo ha fatto crescere un atteggiamento di cautela, e diverse persone di religione islamica che vivono qui da anni se ne sono risentite. Come dar loro torto. Come dar torto alla preoccupazione degli altri? E' una cosa che sta succedento un po' dappertutto. La grande frattura aperta tra Islam ed Occidente (che io auspico si rimargini presto), anzi tra Islam e resto del mondo, produce crepe un po' ovunque.

E poi c'e' la spiaggia di Sidney, che e' un'altra cosa ancora. Ho letto i giornali, ho visto le fotografie. Cosa posso dire: e' successo ed ha sorpreso tutti. Una banda di teppisti di origine libanese, con una curiosa autodichiarata identita' islamica controllava una spiaggia impedendo a chi non piaceva a loro di utilizzarla, minacciando, rompendo, vandalizzando macchine e cose, violentando donne non mussulmane. Se esistono le bande di teppisti, i problemi del degrado evidentemente esistono anche in Australia, anche se qui dove vivo io non si vedono. Niente almeno che assomigli ai nostri quartieri di periferia senza servizi e senza futuro.
Ma la cosa che ha sorpreso di piu', l'unica cosa di cui hanno parlato sulla stampa in Italia dando una immagine non equa dei fatti, e' che in quella zona la gente ha reagito. Con teppisti - stavolta non mussulmani - mescolati alla gente comune si e' fatto un bello scontro in piazza, e la gente se la e' presa un po' con tutti. Non con quelli che avevano colpe (che sarebbe stato un male comunque) ma con quelli che potevano averle... a pelle. Brrr... E' stata una reazione esasperata, sommata con nuove paure profonde, con qualche briciolo di comprensibilita', ma e' stata una vergogna.
L'Australia non e' abituata a queste cose e ci sta' pensando sopra. Credo che sia un incidente che sapra' far dimenticare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo, vittore, devo riconoscere che ti sei impegnato. allora la sagacia non ti serve solo per difendere sharon e co.!?
tu che sei cosi' sensibile alle questioni sul razzismo (mi ricordo ancora la tua reazione al programma delle iene sui cinesi), potresti anche parlarci di quel che pensi della storia delle vignette islamiche. personalmente, mi sembra si sia sollevato un gran polverone senza alcun fondamento: ma non oso chiedermi come avrebbe reagito l'occidente (o israele) se in egitto avessero pubblicato la caricatura di mose' travestito da colono della cisgiordania (che io avrei trovato altrettanto divertente e provocatoria di quella di maometto con la bomba in testa). in certi casi, quello che serve e' solo un po' di buon gusto.