domenica 14 luglio 2013

ϰοσμοπολίτηϚ

Riflessione disordinata e da ri-riflettere... solo un tarlo e non un'idea chiara.
- Cambiamo faccia, cambiamo idee, e ci accontentiamo di nuove sintesi incomplete. Di moda, certo, ma incomplete. Così che passerà il tempo e non potremo che rigettarle quasi con fastidio: come ingenuità colpevoli del nostro passato.
- Abbiamo buttato tante cose che avremmo dovuto tenere care. Ad esempio: forse era giusto buttare l'illiberalità dell'esperienza socialista che confligge con  la psicologia (naturale?) dell'individuo. Ne sono quasi certo. Ma era giusto buttare l'INTERNAZIONALISMO che l'accompagnava? Idea nobile che ha contrastato fin dall'Ottocento le bizzare costruzioni di Herder, Fichte e dei filosofi nazionalisti? Marx è caduto in disgrazia, ma non sarebbero dovuti cadere in disgrazia anche loro (gli agitatori della destra), con tutti i disastri che hanno causato?
- Qualcuno ha scritto qualche libro nero (famoso appunto quello sul comunismo pubblicato in Italia con molto orgoglio da Berlusconi). Bene. I libri neri vanno scritti e letti. Ma sono il risultato di una interpretazione dei fatti e di una categorizzazione concettuale. Ma il Nazionalismo, la convinzione che esista una identità nazionale più profonda e con più diritti di quella delle persone, l'idea della patria per cui si prende il fucile, l'idea della naturale identità culturale e spirituale di un popolo (anzi, di un'etnia), quanti morti hanno fatto? Mi sembra di più degli 85 milioni che Berlusconi attribuisce al Comunismo (http://www.youtube.com/watch?v=XachLiTRkdE). Hanno riempito l'Ottocento ed il Novecento di guerre continue e distruttive, più violente e radicali di qualunque altra guerra precedente, di massacri perpetrati da individui tutto sommato in buona coscienza... per la patria si muore e si ammazza senza colpa. Se scrivessimo il Libro nero del Nazionalismo, quante pagine avrebbe?
- Mi viene da pensare, non è ora di risvegliarci e di tornare agli insegnamenti del buon Diogene che a chi gli chiedeva quale fosse la sua patria rispondeva: "Sono cittadino del mondo intero" ?

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